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il tasso - Opera di Rodolfo Liprandi

L’opera, composta da un assemblaggio di rami raccolti in loco, rappresenta un tasso, mammifero carnivoro della famiglia Mustelidae. Se non viene disturbato, non si rivela affatto pericoloso, anzi, è piuttosto socievole; nel caso si senta minacciato invece può reagire con notevole forza e coraggio attaccando anche animali più grandi. Il tasso crea delle tane che hanno diverse stanze e sono collegate da molte gallerie utilizzate da tantissime altre specie, offrendo dunque un “servizio” estremamente importante a tutto l’ecosistema. Il tasso di Rodolfo Liprandi è un’installazione in simbiosi con il Monte della Maddalena, realizzata tramite un processo creativo svolto interamente all’interno del bosco, attraverso un diretto dialogo con esso, i materiali naturali utilizzati vengono trasformati negli animali che lo abitano, ma che non sempre vediamo. Questo intervento artistico crea una dimensione fiabesca, ponendo una lente d’ingrandimento sulla biodiversità locale, con lo scopo di sensibilizzare i visitatori di tutte le età.

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Rodolfo Liprandi

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Rodolfo Liprandi, nato nel 1994, all’estremo nord-est dell’Italia, nella regione del Friuli-Venezia Giulia, consegue una laurea in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Frequenta inoltre per un anno l’Accademia di Belle Arti di Varsavia, città dove attualmente vive. La natura, elemento onnipresente e di particolare rilevanza nella sua vita diventa il fulcro del suo personale percorso di ricerca artistica. La Land Art, per la centralità della natura rispetto all’uomo, è l’ambito che più lo affascina e lo incuriosisce durante i suoi studi: le sue opere, dunque, sono l’evoluzione di una passione verso il mondo naturale, specialmente verso gli animali che tenta di riprodurre utilizzando solo materiali che trova in loco. Le installazioni di Rodolfo Liprandi nascono con l’obiettivo di sensibilizzare ed educare lo spettatore al rispetto e alla tutela del patrimonio naturale che lo circonda. Come riportato in una videointervista per AAB, la sua arte è un dialogo con la natura e con il luogo d’intervento, attraverso “un prendere dalla natura per poi ritornarle tutto”.

Intervista